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Linea di attività a.5

Analisi e sperimentazione sul campo di interventi di presa in carico basati sul coinvolgimento attivo delle comunità RSC

Attraverso tale linea di attività, ci si propone di individuare modelli di sanità pubblica in grado di garantire continuità di rapporto tra la popolazione e i servizi sociosanitari mediante coinvolgimento attivo delle comunità RSC. Tali modelli si basano sull’empowerment dei gruppi target e sul ruolo dei beneficiari come agenti attivi di cambiamento nei processi legati alla promozione e alla tutela della salute. Gli interventi possono prevedere: la formazioni di “promotori di salute” e “moltiplicatori di informazioni” – persone appartenenti ai gruppi target in grado di orientare ai servizi socio-sanitari e supportare i pari nelle relazioni con il SSN, in stretto raccordo con i professionisti della salute –; la realizzazione di azioni volte ad  aumentare la consapevolezza delle comunità su tematiche di salute, attraverso l’impiego e la valorizzazione di forme aggregative già esistenti e attive nelle comunità locali; la delocalizzazione dei punti unici di accesso in luoghi prossimi a quelli di vita.

Nello specifico, sarà, in primo luogo, realizzata una scoping review, con l’obiettivo di effettuare una ricognizione di modelli sostenibili e riproducibili di coinvolgimento delle comunità, già sperimentati su gruppi marginali e documentati nella letteratura nazionale e internazionale, in grado di massimizzare l’impatto del processo partecipativo a beneficio dell’intera collettività e non di singoli soggetti, e di contribuire a supportare lo sviluppo di capitale sociale, in termini di cooperazione e fiducia1 e non solo di risorse e relazioni personali da mobilitare per fini specifici a vantaggio di singoli individui2.

Verranno inoltre avviati, in contesti selezionati, interventi sperimentali per la promozione della salute e la presa in carico sociosanitaria dei gruppi RSC, attraverso il coinvolgimento attivo delle comunità target. A tal fine, sarà ripreso e approfondito quanto già sviluppato nell’ambito del Progetto FEI 2012 “ROMa: mediazione socio-sanitaria come percorso di inclusione dei rom nella città di Roma”3, sulle modalità di rappresentanza e partecipazione delle comunità RSC in condizioni di marginalità. La selezione dei contesti in cui effettuare gli interventi avverrà anche in considerazione di particolari criticità che emergeranno nella fase di conoscenza e analisi territoriale.

 
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1 Putnam RD. La tradizione civica nelle regioni italiane. Milano: Mondadori 1993: p. 196.
2 Bourdieu P. Le capital social: notes provisoires. Actes de la Recherche en Science Sociales 1980; 31: 2-3.
3 Progetto di ricerca-azione “ROMa - mediazione sociosanitaria come percorso di inclusione dei rom nella città di Roma”, co-finanziato dall'Unione Europea e dal Ministero dell'Interno, nell'ambito del Fondo Europeo per l'Integrazione di cittadini di paesi terzi 2007 2013 - Azione 4 (periodo 2011-2012). Cfr. Ricordy A, Trevisani C, Motta F, Casagrande S, Geraci S, Baglio G. La Salute per i rom - Tra mediazione e partecipazione. Bologna: Pendragon 2012.
 
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