Medicina umanitaria, crisi globali e risposte alle emergenze: al convegno UniCamillus anche il DG Camponi
8 novembre 2024 - Si è tenuto a Roma, presso l’Auditorium dell’Università UniCamillus, il convegno dal titolo “Medicina Umanitaria: Una Risposta Italiana per il Futuro”. L’evento ha visto la partecipazione di esponenti istituzionali, esperti e volontari umanitari di rilievo internazionale, e ha rappresentato un’occasione per esplorare il ruolo della medicina umanitaria nella gestione delle emergenze globali e nella costruzione di una resilienza sanitaria sostenibile. Le crisi sanitarie globali, infatti, sono molteplici e interconnesse. Tra le più gravi vi è la crisi che riguarda migranti e rifugiati: milioni di persone in fuga da conflitti vivono senza assistenza sanitaria adeguata. Anche il cambiamento climatico peggiora la situazione, intensificando eventi estremi come inondazioni e ondate di calore, che causano migrazioni forzate e aumentano le malattie infettive. Le pandemie restano una minaccia, come mostrato dal COVID-19, che ha indebolito i sistemi sanitari globali, mentre nuove infezioni suscitano timori. Inoltre, l’insicurezza alimentare, anch’essa aggravata dai conflitti e dal clima, accresce malnutrizione e vulnerabilità. La medicina umanitaria diventa essenziale, non solo come risposta emergenziale, ma come investimento per il futuro.
«Il medico fa la differenza quando opera in chiave umanitaria – esordisce Gianni Profita, Rettore UniCamillus che ha aperto il convegno – Sono fiero che l’Università UniCamillus, con la sua vocazione internazionale e umanitaria, contribuisca a formare tale consapevolezza». Una vocazione che dovrebbe essere normale, eppure non lo è. Come sottolinea il Mons. Vincenzo Paglia, Presidente della Pontificia Accademia per la Vita, «oggi si globalizzano guerre ed egoismo, per questo la sfida della medicina umanitaria è quella di salvarci tutti, partendo dai più deboli». Questo può avvenire solo unendo le forze, come sostiene Cristiano Camponi, Direttore Generale dell’INMP – Istituto Nazionale per la promozione della salute delle popolazioni Migranti e per il contrasto alle malattie della Povertà, ente del SSN: «Istituzioni, enti del Terzo Settore, università: tutti possono contribuire a mettere al centro il paziente, tenendo conto sia della sua salute fisica che delle sue peculiarità umane, psicologiche e sociali». Il Dg ha poi presentato le attività e le progettualità dell’INMP, al fianco delle Regioni, specialmente nel Sud Italia, ma anche quelli su territorio extranazionale, come in Ucraina. Tutte attività che hanno un grande comune denominatore: garantire l’equità nella salute, cercando di abbattere le barriere di accesso ai servizi sanitari per le persone che versano in condizioni di vulnerabilità socio-economica.
Molti gli esperti che si sono susseguiti sul palco. Tra questi: Donatella Padua, Delegata alla Terza Missione UniCamillus, Massimo Gravante, Docente di Dermatologia e Parassitologia Generale presso UniCamillus, Andrea Accardi, Programmes Advisor di Intersos, Francesca Toppetti, Direttrice Generale di Emergenza Sorrisi ETS, Michele Riondino, che è il Responsabile Diritti dell’Infanzia di Telefono Azzurro Onlus, Fabrizio Frinolli Puzzilli, Presidente AMKA.
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