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Equità di accesso alla salute negli istituti di pena: presentato oggi un accordo a valenza nazionale per i più vulnerabili

In foto: Andrea Delmastro delle Vedove, Massimo Parisi, Irma Conti, Cristiano Camponi, Anna Maria Dello Preite e Mario Sanò

Biella, 4 luglio 2025 - Migliorare la capacità d’accesso alle cure mediche per la popolazione residente nelle carceri italiane: questo è l’obiettivo del Protocollo d’intesa tra il DAP (Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria del Ministero della Giustizia), il GNPL (Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale) e l’INMP (Istituto nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti e per il contrasto delle malattie della povertà), presentato stamane in una conferenza stampa presso la Casa Circondariale di Biella.

Il Protocollo descrive azioni sinergiche finalizzate alla promozione e al miglioramento della capacità di presa in carico dei bisogni di salute dei più vulnerabili. Una collaborazione, a livello nazionale, che coinvolge anche le fasi di programmazione di interventi di promozione della salute, supportando leattività sanitarie già in essere all’interno degli Istituti penitenziari italiani.

È in tale ambito che si concretizza oggi, nella Casa Circondariale di Biella, il primo risultato di questa collaborazione. Grazie a un accordo tra INMP e ASL di Biella, infatti, sono stati potenziati gli ambulatori di odontoiatria e oculistica sociale, sia garantendo una maggiore presenza di personale medico sia attraverso l’ammodernamento delle attrezzature e dei dispositivi sanitari presenti, tra cui un nuovo riunito odontoiatrico. Entrambi i servizi sono finalizzati, inoltre, all’erogazione di protesi odontoiatriche mobili e lenti correttive per i detenuti dell’Istituto.

“Questa mattina, presso la Casa Circondariale di Biella, abbiamo presentato un progetto concreto rivolto ai detenuti malati e fragili, che nasce dalla sinergia tra DAP, INMP, Garante nazionale e ASL di Biella" – ha dichiarato il Sottosegretario alla Giustizia On. Avv. Andrea Delmastro delle Vedove - "Con questa iniziativa, potenziamo l’accesso alle cure sanitarie all’interno del carcere – in particolare nei settori di oculistica e odontoiatria – senza gravare sulle liste d’attesa della sanità pubblica. Si tratta di un progetto pilota che parte da Biella, ma che progressivamente sarà esteso su tutto il territorio nazionale. Un modello virtuoso, che dimostra cosa significa lavorare seriamente per garantire equità, dignità e sicurezza anche in ambito penitenziario”.

"Come Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria" - dichiara il Vice Capo Dipartimento Massimo Parisi – "abbiamo apprezzato moltissimo questa iniziativa di erogazione di servizi sanitari - in particolare odontoiatrici e oculistici - ai detenuti indigenti che si inserisce nell’ambito di un protocollo di grandissima importanza stipulato con l’INMP e con il Garante Nazionale delle persone private della libertà. Un protocollo che, tra le altre cose, ci ha consentito di dare ausilio alle commissioni medico ospedaliere del Corpo di polizia penitenziaria e allo stesso tempo opera anche nell’ambito della prevenzione dei suicidi, un tema che è prioritario per la nostra amministrazione.
Ringraziamo tutti gli attori, istituzionali e non, che hanno contribuito; in primis ringraziamo naturalmente il Sottosegretario On. Delmastro che è stato di impulso rispetto alla redazione del protocollo, e tutti gli attori di questo importante servizio che è anche uno strumento con una funzione sociale, contribuendo a costruire il percorso di inclusione dei soggetti detenuti".

“Sin da subito, nell’assunzione del mandato, con il compianto Presidente Avv. Felice Maurizio D'Ettore abbiamo individuato nella medicina penitenziaria uno dei pilastri della nostra azione, per la prevenzione per la tutela dei diritti delle persone private della libertà personale" - dichiara l'Avv. Irma Conti, componente del Collegio del Garante nazionale per i diritti delle persone private della libertà personale (GNPL). "In tal senso, il Protocollo sottoscritto con il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria del Ministero della Giustizia (DAP) e l’Istituto nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti e per il contrasto delle malattie della povertà (INMP), rappresenta una soluzione concreta nella annosa questione che attanaglia la “medicina” all’interno degli istituti penitenziari. Al pari delle altre criticità, tutte note, anche la cura della salute ha degli aspetti patologici cronici che vengono da lontano. Con il Presidente D’Ettore ci siamo determinati a sensibilizzare le autorità di riferimento che con tale l’accordo hanno risposto non solo tempestivamente ma realmente, intervenendo in un settore ‘vitale’. È solo l’inizio, perché la sperimentazione prevede la realizzazione in altri istituti, in maniera omogenea sul territorio nazionale, secondo le disponibilità sanitarie e le risorse. È peròuna autentica soddisfazione, che a neanche unannodalladefinizione dell’accordo, questa progettualità sia effettivamente operativa".

“La mission del nostro Istituto è orientata alle popolazioni più vulnerabili" - afferma il DG dell’INMP Cristiano Camponi - "e l’iniziativa che presentiamo oggi va esattamente in questa direzione. Il nostro Istituto ha il privilegio e le competenze di proporsi nel ruolo di mediatore istituzionale, portando avanti il mandato affidatogli dal Ministro della Salute e impegnandosi al fianco di chi, in prima linea, lavora per il benessere dei più fragili. Un sentito ringraziamento va al Sottosegretario Delmastro, alla Regione Piemonte, al DAP, al GNPL, alla Asl di Biella e all’Ordine di Malta, nelle due articolazioni del Corpo italiano di soccorso e dell’Associazione dei cavalieri italiani”.

La Direttrice della Casa Circondariale di Biella, Anna Maria Dello Preite dichiara che “il diritto alla salute fa parte del bagaglio di diritti inviolabili di ogni persona che tali rimangono anche nel corso della esecuzione penale. Il potenziamento dell’offerta sanitaria e l’ammodernamento delle attrezzature e dei dispositivi sanitari che si intendono realizzare con questo progetto, offrirà un contributo concreto al soddisfacimento dei bisogni basilari dei detenuti, come quello di cura, e di conseguenza concorrerà a rendere il trattamento penitenziario conforme al dettato costituzionale”.

“Grazie all’intesa e alla ferma volontà da parte di tutti gli enti sottoscrittori, oggi si dà il via a Biella ad un progetto di grande valore dal punto di vista socio-sanitario, ma anche innovativo nel panorama nazionale in termini ottimizzazione delle risorse professionali che è un aspetto centrale e strategico in sanità per assicurare una maggiore equità di accesso alle prestazioni" – ha così spiegato il Direttore Generale ASL BI, Mario Sanò. "Grazie a questo progetto sperimentale si punta a garantire ad una fascia di popolazione tra le più delicate ed esposte a rischi per la propria salute un’offerta prestazioni aggiuntive e dedicate in ambito odontoiatrico ed oculistico. Emerge quindi in modo sempre più evidente come il ricorso a soluzioni e ad approcci nuovi consenta di dare risposte in sanità che possono fare la differenza anche in questo contesto così complesso. Un sentito ringraziamento va al Sottosegretario Andrea Delmastro, alla Vice Presidente regionale Elena Chiorino e a tutti gli enti sottoscrittori”.