Il Presidente della Regione Lazio Renata Polverini in visita all'INMP - Foto e video
“Sono un’amica di questo Istituto e di tutte le persone che vi lavorano: il loro impegno non è soltanto professionale, ma è un mettere a disposizione dell’altro la propria umanità, prima ancora del proprio lavoro. È un sentimento d’inclusione che chiunque venga in visita all’INMP avverte. Un luogo dove veramente la parola integrazione trova la sua applicazione nel processo di salute”.
La visita del 4 dicembre 2010 dell’On. Renata Polverini, presso l’Istituto Nazionale per la promozione della salute delle popolazioni Migranti e per il contrasto delle malattie della Povertà (INMP) – Antico Ospedale San Gallicano, consolida un rapporto di stima tra l’INMP ed il Presidente della Regione Lazio che va oltre il riconoscimento dell’Istituto per il lavoro scientifico, clinico, di ricerca e formazione.
Una missione che ha preso avvio all’inizio degli anni ottanta e che ha visto accogliere ed assistere, come ricordato dal Direttore Generale, prof. Aldo Morrone, più di 126 mila persone, straniere ed italiane.
Un impegno di alto livello polispecialistico che, continuando l’antica vocazione dell’Ospedale San Gallicano fin dal 1725, è rivolto soprattutto alle persone disagiate, italiane e straniere. L’offerta dei servizi si è recentemente arricchita con l’Odontoiatria e l’Oculistica sociale, ambulatori che hanno confermato la necessità di aumentare sul territorio una politica sanitaria di assistenza e prevenzione per le fasce deboli della popolazione.
Il servizio di odontoiatria ha seguito in soli 4 mesi 400 persone, di cui il 40% italiani. Secondo i dati dell’Istat, l’86% di chi si rivolge ad un odontoiatra copre completamente le spese.
L’ambulatorio di oculistica ha seguito, da gennaio 2010, 1805 pazienti, di cui il 65% italiani. Ma soprattutto, sottolinea il Direttore Generale, è l’apertura del sabato e della domenica degli ambulatori dell’INMP il risultato più importante ed impegnativo raggiunto dall’Istituto. Operazione mirata a facilitare l’accesso alle strutture sanitarie della popolazione, che spesso nei fine settimana si riversa nei reparti di pronto soccorso aumentando le spese del Servizio Sanitario, quando per l’86% si tratta essenzialmente di codici bianchi e verdi.
Il Prof. Aldo Morrone ha esposto al Presidente Polverini, con grande emozione, quanto l’esercizio dell’INMP abbia permesso, secondo un modello organizzativo gestionale di bassi costi ed alta efficacia, di migliorare l’offerta sanitaria offrendo, con l’apertura nei weekend, l’accesso ad oltre 1000 persone in soli quattro mesi.
Questo impegno è stato riconosciuto, come eccellenza, a livello nazionale con la certificazione di qualità ISO 9001, e a livello internazionale con il certificato Ukas, ed infine con la medaglia del Presidente della Repubblica per i trent’anni di lavoro nell’assistenza socio sanitaria.
“Un lavoro svolto con passione da tutti gli operatori dell’INMP, e con l’orgoglio di essere in una regione come il Lazio”, ha sottolineato il professor Morrone.
“Il mondo sta cambiando, e dopo la presentazione del professor Morrone, sono sempre più convinta che in questo luogo la trasformazione in atto esprima il suo aspetto più bello e costruttivo”.
Con queste parole Renata Polverini, ha sottolineato quanto sia prezioso l’impegno sociosanitario dell’Istituto, e come entri di diritto in un nuovo piano sanitario regionale, per fornire un servizio adeguato e vicino ai cittadini della regione Lazio.
“Essere vicini ai bisogni della gente. Da qui parte il nuovo modello e il senso dell’evoluzione all’interno del piano sanitario regionale. Questo Istituto è un esempio per tanti altri istituti regionali e non”.
“Un lavoro straordinario che deve essere strutturato innanzi tutto nel piano sanitario regionale e seguito nel percorso di riconoscimento come IRCCS, che nella Regione troverà tutto l’aiuto affinché tale obiettivo possa essere raggiunto”
La Presidente ha evidenziato infine l’interesse della Regione a trovare strumenti strategici per essere più vicini ai bisogni delle donne e dei minori in difficoltà: anche per raggiungere questo obiettivo l’INMP, per la sua lunga esperienza, ma anche per la capacità umana e professionale di chi vi lavora, potrà essere un punto di riferimento nell’assistenza sociosanitaria.
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