Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Maurizio Sacconi in visita all'INMP
Mercoledì 21 luglio, l’Istituto Nazionale per la promozione della salute delle popolazioni Migranti e per il contrasto delle malattie della Povertà – INMP ha avuto il piacere di ospitare il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Maurizio Sacconi ed il Segretario della Cisl Raffaele Bonanni e Natale Forlani, Direttore Generale DG Immigrazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Guidati dal Prof. Aldo Morrone, gli ospiti hanno visitato le strutture dell’INMP, intrattenendosi con i medici, gli infermieri e le persone presenti nelle sale di attesa degli ambulatori. La visita si è poi conclusa nella storica Aula Agostini, dove il Professor Morrone ha illustrato agli ospiti ed al folto pubblico presente le attività mediche e scientifiche realizzate dall’INMP in Italia e nel contesto internazionale.
“Voglio innanzitutto esprimere la mia gratitudine per l’opportunità offertami di sperimentare la conoscenza diretta di questo Istituto – ha affermato il Ministro Sacconi – un centro di eccellenza che può candidarsi a divenire il nodo centrale di una rete operativa che agisca a livello nazionale ed internazionale. Appare infatti essenziale l’adozione, da parte dei sistemi sanitari regionali, di un approccio che sappia integrare le competenze sanitarie con quelle di carattere sociale e assistenziale e che possa garantire una gestione efficiente ed efficace delle tecnologie disponibili, delle risorse e delle diverse professionalità. Un tale approccio deve essere affiancato da un forte contenuto di tipo relazionale, ben rappresentato dalla filosofia di intervento di questo Istituto, volta alla cura della persona nella sua complessità. Persona e appropriatezza sono le due parole chiave che determinano l’efficienza di un sistema sanitario. La forza del modello INMP risiede anche nella capacità di affrontare la povertà nella sua componente sociale, e non solamente economica, attraverso risposte di prossimità che prevedono un rapporto diretto con le persone. Partendo da esperienze come questa, occorre stimolare la “cultura del dono”, di sé, innanzitutto, ma anche materiale, come i molti operatori che lavorano anche su base volontaria nel prendersi cura delle persone. L’INMP – ha aggiunto il Ministro – rappresenta un esempio positivo in ambito regionale e credo possa legittimamente aspirare, nel prossimo futuro, ad essere riconosciuto come IRCSS.”
Il Ministro Sacconi ha poi presentato il Piano per l’integrazione nella sicurezza “Identità e incontro”, che rappresenta la strategia del governo in tema di integrazione delle persone straniere, in stretta coesione con l’Accordo di Integrazione identificato nel “Pacchetto sicurezza”. Gli stranieri costituiscono oggi in Italia l’8% della popolazione ed è sempre più consistente la presenza di minori appartenenti alle cosiddette “seconde generazioni”. I cambiamenti portati dai flussi migratori rappresentano un’opportunità ed una sfida per la predisposizione di strategie di integrazione e di sistemi di supporto volti a favorire il rientro delle persone immigrate verso i paesi di origine. Identità, incontro ed educazione sono i pilastri del modello di integrazione italiano, in una visione di identità aperta che mira ad abbattere gli steccati dell’ideologia per favorire un incontro reale e proficuo tra le persone, fondato sulla reciproca comprensione e sul rispetto delle differenze. “Il piano Identità e Incontro – ha affermato il Ministro – propone un modello di integrazione che supera l’assimilazionismo arrogante ed il multiculturalismo indifferente promuovendo un’identità aperta che stimoli la curiosità verso l’altro, all’interno di un dialogo reale tra le identità”. Cinque gli assi portanti del processo di integrazione: l’educazione e l’apprendimento della lingua e dei valori, l’integrazione lavorativa, l’alloggio ed il governo del territorio, l’accesso ai sevizi sanitari e socio-assistenziali, la tutela dei minori e delle seconde generazioni. Per essere efficacie, il Piano deve fare tesoro dei risultati conseguiti dalle esperienze di successo finora maturate a livello territoriale, rendendole replicabili sul piano nazionale. Tra queste, il Ministro ha voluto sottolineare l’esperienza dell’INMP: “E’ interesse pubblico e generale che questo centro di eccellenza sviluppi le proprie potenzialità e le trasmetta a livello territoriale, innescando processi imitativi virtuosi. L’Italia ha l’esperienza e le conoscenze necessarie per insegnare all’Europa intera come coniugare sicurezza ed integrazione.”
Anche il segretario della Cisl, Raffaele Bonanni, ha espresso il proprio apprezzamento per il lavoro portato avanti dall’INMP: “Luoghi come questo – ha detto – danno forza e speranza a chi, come noi, porta avanti la battaglia per l’integrazione delle persone straniere sul piano economico, sociale e politico. Faremo tutto il possibile per rafforzare il rapporto di amicizia e collaborazione tra il nostro sindacato e l’INMP”. L’incontro si è concluso con i saluti del Direttore Generale Immigrazione Natale Forlani.
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Intervento dell'On. Sacconi - Prima parte
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