Salute Mentale - Servizi di secondo livello
Sono servizi di secondo livello quelli cui si accede tramite invio interno da parte di altri operatori e/o servizi INMP. Di seguito il dettaglio di tali servizi.
1. Cura delle vittime di violenza intenzionale
Supporto psicologico e psichiatrico (psicofarmacologico) alle persone che hanno subito violenza intenzionale e hanno sviluppato reazioni psicotraumatiche. Viene operata una presa in carico globale e multidisciplinare con un programma terapeutico, in rete con i servizi, modulato in base alle indicazioni delle “Linee guida per la programmazione degli interventi di assistenza e riabilitazione nonché per il trattamento dei disturbi psichici dei titolari dello status di rifugiato e dello status di protezione sussidiaria che hanno subito torture, stupri o altre forme gravi di violenza psicologica, fisica o sessuale” (G.U. n. 95 del 24 aprile 2017).
2. Sportello psicosociale
Offre uno spazio di ascolto in cui psicologa e assistente sociale accolgono le richieste di aiuto delle persone in condizioni di rilevante vulnerabilità psicosociale. Particolare attenzione viene rivolta alle persone senza dimora e in povertà estrema. I professionisti effettuano un’analisi dei bisogni sanitari e sociali, promuovendo la motivazione alle cure mediche e il miglioramento della compliance, e co-costruiscono percorsi di sviluppo personale e sociale con i pazienti.
Lo sportello fornisce orientamento e informazioni su specifici bisogni psicosociali, aiutando la persona ad attivare, ove possibile, le proprie risorse oppure individuando, laddove necessario, le tipologie di servizi e di prestazioni (sanitarie, sociosanitarie e sociali) presenti sul territorio. A tal fine coopera con la rete dei servizi che istituzionalmente si occupano del supporto sociale ed abitativo al fine di individuare percorsi di adeguato supporto sociale che possano facilitare la promozione della salute.
3. Interventi di psicologia di prossimità
La U.O.S. Salute Mentale partecipa alle attività dell’INMP di promozione della salute, prevenzione, emersione dei bisogni sanitari e presa in carico in contesti di prossimità, al fine di intercettare quei bisogni di salute delle fasce più vulnerabili della popolazione che spesso non riescono ad accedere ai servizi del SSN. Tali interventi vengono di regola programmati e svolti in sedi esterne come spazi pubblici (dove l’INMP opera tramite un camper), insediamenti informali (es. occupazioni), centri di accoglienza, etc. La U.O.S. Salute Mentale coopera alle attività mediche fornendo supporto psicologico e prima analisi dei bisogni sociali.
4. Psicologia nei setting medici e psichiatria di liaison
Uno psicologo partecipa ad attività programmate di routine all’interno dei setting medici del poliambulatorio INMP, a partire dall’ambulatorio per le cure primarie. Ciò è finalizzato a facilitare l’emersione dei bisogni psicologici, soprattutto ma non solo nei casi di somatizzazioni (ovvero di espressione tramite disturbi riferiti al soma di una sofferenza che ha origine psicologica).
Qualora sia utile, sono previsti percorsi di presa in carico congiunta con il coinvolgimento diretto nel setting medico del personale della UOS Salute mentale (psicologo, psichiatra, assistente sociale, antropologo).
La U.O.S. Salute Mentale offre inoltre incontri di supervisione al personale sanitario su casi complessi o con criticità sul piano della gestione relazionale.
5. Servizio di Antropologia
Collabora con il personale clinico, infermieristico e sociale del poliambulatorio dell’INMP, al fine di offrire un servizio sanitario che sia sempre più attento alla complessa relazione che intercorre tra cultura e salute, e che inoltre consideri, a partire dalla raccolta dei bisogni, quegli aspetti storici, sociali e geopolitici che costruiscono le varie forme di sofferenza riportate dalle persone che si rivolgono agli ambulatori.
Oltre alle attività di ricerca su tematiche specifiche, fornisce consulenze antropologiche in merito ad aspetti che favoriscono la relazione di cura e che mirano a rimuovere eventuali ostacoli all’intervento clinico.
Fornisce anche consulenze antropologiche ai fini della contestualizzazione delle esperienze migratorie riportate dalle persone richiedenti protezione internazionale.
Svolge infine attività di formazione per operatori sociosanitari.