Salute e prevenzione tra i migranti invisibili - Report INMP, febbraio 2016
Nel corso del 2014, a seguito dell’intensificarsi degli sbarchi in concomitanza dell’operazione Mare Nostrum, si è registrato a Roma, come in altre città italiane, un cospicuo aumento di profughi in transito verso Paesi nordeuropei. Si è trattato di un fenomeno relativamente nuovo, non solo per le dimensioni, ma anche per le caratteristiche peculiari dei migranti: presenti sul territorio per periodi molto brevi, portatori di bisogni impellenti e privi di copertura sanitaria.
Nel tentativo di offrire loro assistenza, è stato realizzato un piano di intervento socio-sanitario che ha coinvolto diverse istituzioni pubbliche (INMP, ASL RMB) e associazioni del privato sociale (Caritas diocesana di Roma, Cittadini del Mondo, Croce Rossa Italiana - Comitato Provinciale di Roma, Medici per i Diritti Umani, Medici Senza Frontiere). La mobilitazione intorno a tale piano ha permesso di consolidare in tempi brevi una rete territoriale di prossimità per l’offerta attiva di prestazioni sanitarie all’interno di due edifici occupati (via Collatina e Selam Palace) e di un insediamento spontaneo (via delle Messi d’Oro) sul territorio della ASL RMB. Le équipe sanitarie hanno raggiunto circa 3 mila e 800 persone in 5 mesi di attività. È stato un segnale importante di attenzione da parte del Sistema sanitario, ma soprattutto l’occasione per sperimentare nuove modalità operative e forme integrate di collaborazione tra istituzioni.
Il presente documento intende fornire un resoconto di tale esperienza, al fine di valutarne i punti di forza e la sostenibilità, in una prospettiva di riflessione sui modelli di sanità pubblica rivolti a popolazioni difficili da raggiungere, anche nell’ottica di una maggiore capacità di pianificare analoghi interventi in futuro.