Livello di istruzione e mortalità evitabile in Italia: pubblicato un articolo scientifico realizzato da INMP e Istat
27 marzo 2024 - È stato pubblicato sulla rivista scientifica BMC Public Health (Impact Factor 4,5) l’articolo “Socioeconomic inequalities in avoidable mortality in Italy: results from a nationwide longitudinal cohort”, uno studio realizzato nell’ambito della collaborazione scientifica tra l’INMP e l’Istat con lo scopo di valutare le differenze socioeconomiche nella mortalità evitabile in Italia, mediante un disegno longitudinale di coorte.
Si definiscono evitabili quei decessi che avrebbero potuto non accadere, alla luce delle conoscenze mediche, della tecnologia e dei determinanti della salute al momento della morte. Si distinguono: morti evitabili per cause trattabili, attraverso interventi sanitari tempestivi ed efficaci, compresa la prevenzione secondaria o l’assistenza sanitaria, agendo dopo l’insorgenza della malattia, al fine di ridurne la letalità; morti evitabili per cause prevenibili, attraverso azioni efficaci di sanità pubblica e prevenzione primaria, agendo prima dell’insorgenza della malattia (o di un infortunio) per ridurne l’incidenza.
L’analisi si è basata su tutta la popolazione residente in Italia di età compresa tra 30 e 74 anni, misurando il livello socioeconomico attraverso il livello di istruzione.
Nel periodo di osservazione (2012-2019) si sono verificati 1.127.760 decessi. Per tutte le cause considerate è stata osservata un’associazione inversa tra livello di istruzione e mortalità in termini di rapporti standardizzati (MRR): le persone meno istruite avevano una probabilità di morte molto più elevata rispetto a quelle più istruite sia per le cause prevenibili (maschi MRR = 2,39; femmine MRR = 1,65) che per le cause trattabili (maschi MRR = 1,93; femmine MRR = 1,45). Le maggiori disuguaglianze sono state osservate per l’HIV/AIDS e le malattie legate all’alcol (in entrambi i sessi), le malattie legate alla droga e la tubercolosi (tra i maschi) e il diabete mellito, le malattie cardiovascolari e l’insufficienza renale (tra le donne). A parità di età e livello di istruzione chi abitava nel Sud e nelle Isole aveva un rischio più elevato di mortalità evitabile sia prevenibile sia trattabile.
Lo studio ha mostrato, per la prima volta, che le disuguaglianze socioeconomiche nella mortalità evitabile sono marcate in tutto il territorio italiano, seppur con differenze tra aree geografiche. Esse rappresentano un possibile mancato guadagno in termini di salute e suggeriscono una rivalutazione delle priorità e della definizione di obiettivi sanitari mirati all’equità sociale e territoriale.
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Alessio Petrelli, Martina Ventura, Anteo Di Napoli, Marilena Pappagallo, Silvia Simeoni & Luisa Frova. Socioeconomic inequalities in avoidable mortality in Italy: results from a nationwide longitudinal cohort. BMC Public Health, volume 24, article number: 757 (2024).
Link alla pagina della rivista: https://bmcpublichealth.biomedcentral.com/articles/10.1186/s12889-024-18205-6