SMR: Rapporto Standardizzato di Mortalità
Come si calcola l'SMR?
Il Rapporto Standardizzato di Mortalità è calcolato come rapporto tra decessi osservati e decessi attesi per provincia.
I decessi attesi sono stati stimati assumendo come riferimento i tassi di mortalità italiani specifici per età e livello di istruzione. La mappa si può, quindi, interpretare considerando la provincia di residenza come fattore di esposizione.
Se il numero di decessi osservati supera quello atteso, il rapporto risulterà maggiore di 1, valore che esprime un rischio di morte più elevato tra i residenti in una provincia rispetto alla media nazionale; se il numero di decessi osservati è inferiore a quello atteso, il rapporto risulterà minore di 1, valore che esprime un rischio di morte più basso tra i residenti in una provincia rispetto alla media nazionale. Un valore di 1 indica che il rischio di morte in una provincia è equivalente al rischio nella popolazione di riferimento; cioè, il numero di casi osservati è pari al numero di casi attesi in base ai tassi specifici registrati nel Paese.
Nella lettura delle mappe provinciali della mortalità per specifica causa di morte è bene tenere presente che le distribuzioni mostrate non indicano i valori reali. Infatti, in alcuni casi, a causa del piccolo numero di eventi osservati, gli SMR potrebbero risentire in maniera eccessiva dell’effetto del caso. Le mappe mostrano, invece, distribuzioni di valori stimati da modelli statistici bayesiani, ottenute pesando la mortalità osservata nella specifica provincia con la dimensione demografica delle province circostanti. Tale procedura statistica consente di ottenere valori lisciati (smoothed) più affidabili e che determinano la formazione di cluster omogenei di province.
Le mappe tematiche in cui sono rappresentati gli SMR a livello provinciale sono stati elaborati utilizzando una scala cromatica a cinque colori che definiscono cinque differenti livelli di rischio, dal minimo al massimo, misurati come quintili, a seconda della loro distribuzione per ciascuna delle 110 province italiane.
Esempio: un SMR di 1,74 in una provincia indica un rischio aumentato del 74%, mentre un SMR di 0,49 esprime un rischio del 51% inferiore alla media nazionale.
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